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La tavola rotonda, moderata dal Dott. Massimo Marciani, Presidente di FIT Consulting, ha visto fra i relatori i maggiori esponenti del settore, quali Fabio Orbello, Responsabile veicoli Brivio & Viganò, Paolo Carri, Direttore Business Support & Development Italscania, Riccardo Verini di Citylogin, Daniele Celere, Transport Manager HAVI, Marcello Corazzola, AD di Fercam, Enrico Stefano, Presidente Commissione Trasporti Comune di Roma e Tiziana Benassi, Assessore Mobilità Comune di Parma.

Nel corso del convegno, si è partiti dalla presentazione dei modelli di distribuzione urbana, passando per i cambiamenti e di quello che sarà lo scenario tra 20 anni, sulla base del concetto dell’economia circolare, fino ad arrivare alla consapevolezza del consumatore, che diventa motore del processo.

Per il tema di logistica sostenibile, non poteva mancare il Brevetto Shelter, il sistema modulare di trasporto combinato, brevettato dal Gruppo Di Cosimo, e presentato lo scorso giugno durante il G7 dei Trasporti a Cagliari.

Mediante lo Shelter, Antonio Di Cosimo, ha fornito un’interessante visione sul tema:

“Il nostro esperimento, parte dal concetto odierno secondo il quale, le aziende produttrici di veicoli commerciali, producono i mezzi in base alle necessità, cercando di soddisfare tutte le richieste tramite il sistema degli allestimenti. Oggi l’omologazione del mezzo segue tutto il ciclo di vita di esso. Con lo Shelter, abbiamo sconvolto questo modello, perché noi, l’allestimento, lo abbiamo fatto mobile.”

Il brevetto infatti, permette di trasportare contemporaneamente, mediante box pallettizzati (realizzati in materiale riciclabile), prodotti deperibili e non, a temperatura controllata e ambiente.

Il vero aspetto innovativo è dato dal fatto che il veicolo e gli Shelter hanno vita indipendente, ciò permette di realizzare box adibiti a diversi utilizzi, sia per attività lavorative (es. officine e uffici mobili) che per il tempo libero (trasporto di persone), e poter ottimizzare così, il suo utilizzo.

Un altro vantaggio è rappresentato dall’opportunità di abbattere i costi, grazie a una riduzione di veicoli in circolazione e km percorsi, oltre che di un’importante riduzione di emissioni inquinanti, pari allo zero, in caso di mezzo full electric.

Il convegno si è concluso con una serie di importanti considerazioni sul tema, sia nel breve che nel lungo periodo.

“Fare rete diventa indispensabile per tutti”, afferma Antonio Di Cosimo, “fare logistica fino all’ultimo miglio è possibile, ma bisogna trovare il modo di collaborare con lo spirito comune verso la green logistics.

Come sostengono i colleghi qui presenti, è necessario fare cultura, trasmettere questa sensibilità e questi temi partendo dall’interno, dalle nostre organizzazioni e dai collaboratori, per poter veicolare il più possibile, il concetto di eco-sostenibilità, alle persone.

È un aspetto fondamentale soprattutto per i nostri figli, al fine di lasciargli un ambiente pulito e città diverse.

Ed è importante capire che questi modelli, non generano diseconomie, tutt’altro, questi meccanismi creano economia.

Eventi come questi sono importanti e necessari, anzi, bisognerebbe farne di più. Trovo che questa tavola rotonda sia un buon punto di inizio per poter migliorare, continuare ad investire in logistica sostenibile, e collaborare verso un obiettivo comune”.

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